Emozioni fotografiche e Wedding Destination
E’ sempre bello ricevere descrizioni e complimenti sul proprio lavoro da fotografo di matrimoni, ma quando ricevi delle parole così profonde non si può far altro che condividerle…
Tempo fà ho avuto il piacere e l’onore di fare un intervento in un workshop di Wedding Planner in Italia dove avrei dovuto parlare di fotografia. Trovavo inopportuno descrivere il mio modo di lavorare o spiegare tecnicamente il mio mondo della fotografia di matrimonio.
Quindi pensai di raccontare le emozioni nei miei “Wedding Destination”
In questa occasione ho conosciuto delle persone fantastiche e questo è solo uno dei riusltati…
articolo da Wedding Italy Style – www.facebook.com/wist8
“È un’illusione che le foto si facciano con la macchina… si fanno con gli occhi, con il cuore, con la testa” – Henri Cartier-Bresson
Ci si può emozionare guardando le foto del matrimonio di due perfetti sconosciuti?
Se a scattare quelle foto al posto di un fotografo c’è un cacciatore di emozioni la risposta è si.
Secondo me al momento nel mondo della fotografia ci sono due tipologie una è il fotografo che scatta la foto così per com’è ed uno è il cacciatore di emozioni.
Eravamo al corso di wedding planner organizzato da Let’s Get Married in Italy a Roma e tu sei entrato in aula al The Church Palace per farci la lezione di fotografia, non hai fatto una lezione hai subito fatto partire un video di un tuo lavoro, le luci erano basse ma finito il video riaccese le luci molte di noi avevano pianto eppure nessuno di noi conosceva te, conosceva gli sposi, né era stato in quei luoghi.
E’ stato lì quel giorno che ho capito la grande differenza che c’è in questo mondo.
Dopo un mese da quel giorno ti ho visto all’opera a Roma per il matrimonio organizzato da Morena Rombolà di una coppia proveniente da Los Angeles. Sono stata con te e gli sposi a fare lo shooting il giorno prima delle nozze al giardino degli aranci e lì ho capito perché le tue foto mi avevano emozionato.
Mi capita spesso per il mio lavoro di wedding planner di essere presente durante un servizio fotografico e le parole che sento sono: “…mettetevi così, guardatevi così, sedetevi così…”
Tu non hai detto nulla alla coppia hai catturato i loro sguardi, le loro strette di mano, i loro sorrisi, eri lì ma non c’eri e gli elementi che per altri potevano rappresentare un disturbo al lavoro, dal vento agli animali, per te erano un valore aggiunto per raccontare un emozione, un sentimento, la realtà con le immagini.
Ora capisco perché hai fotografato coppie giapponesi, inglesi, francesi, spagnole non perché sei poliglotta ma perché tu non hai bisogno di parole tu sei un occhio silenzioso che consente alle coppie di rivivere le emozioni di quel giorno nei tuoi scatti.
Giuliana Longo Event & Wedding Planner
Wist WeddingItalyStyle